TAVOLARA

di M. Valery

Bibliotecario del Re al Palazzo di Versailles e di Trianon

Viaggio in Sardegna

Parigi 1837

Traduzione a cura di Maria Grazia Longhi
Nuoro, Ilisso, 1996 (Bibliotheca Sarda, 3)

in francese: 

by Mikołaj Kirschke
L’aspetto straordinario dell’isola di Tavolara, alto scoglio dirupato, dentellato, ricorda il picco frastagliato di Gibilterra. Ma non ci sono, come in quest’ultima, le orribili bertucce senza coda; l’isola di Tavolara, al contrario, è abitata da branchi di capre selvatiche che vagano sulle alture, agili ed eleganti animali con la barba dorata dalle erbe aromatiche in cui pascolano e la cui caccia difficile, pericolosa, mette alla prova l’intrepidezza del cacciatore.
luoghi.italianbotanicaltrips.com
Quest’isola, l’antica Hermaea, frequentata dai Romani che vi pescavano il mollusco da cui estrarre la porpora, è la più grande dell’arcipelago della costa.

Essa è stata in qualche modo donata dal re di Sardegna a un pastore corso, altro sovrano che la sua patria ha prodotto, il solo essere umano che abiti con la famiglia in questo deserto. Questo pastore-re ha per sudditi le sue pecore e le capre della montagna.

by Patrick Nouhailler
Gli è stato accordato il titolo onorifico d’intendente alla Sanità dell’arcipelago vicino; miete il grano sulle rive dell’isola e gode di un certo benessere.

Recentemente ha voluto rimpiazzare la sua capanna di frasche con una casa, ma nello scavare le fondamenta ha trovato un cadavere e ha cominciato più lontano il suo Campidoglio.

Carlo Alberto (re dal 1831 al 1849)
Stemma della famiglia Bertoleoni
Mikołaj Kirschke - Il sarcofago di Paolo I, 2° re di Tavolara
Si ringrazia la casa editrice Ilisso per la concessione dell’utilizzo della traduzione

FONTI DELLE ILLUSTRAZIONI

Foto contemporanee

Mikołaj Kirschke – commons wikimedia, luoghi.italianbotanicaltrips.com, Patrick Nouhailler – CC BY-SA 2.0 – Flickr, Mikołaj Kirschke CC BY-SA 3.0 – commons wikimedia

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