[AVVERTENZA]

I redditi compresi nella presente pubblicazione sono quelli che, in base alla terminologia della nostra legge sull’imposta di R. M., vanno sotto il nome di redditi incerti e variabili, così definiti in considerazione del carattere aleatorio che è insito nella loro natura.
Si tratta, in sostanza, di quei redditi i quali derivano dall’esercizio di industrie o di commerci (categoria B) ovvero dall’esercizio di professioni liberali (categoria C), con l’ulteriore avvertenza che la pubblicazione è limitata ai soli redditi posseduti dai privati contribuenti, con esclusione, quindi, di quelli appartenenti ad enti collettivi, per i quali si provvederà a separata pubblicazione.
Si comprendono, secondo il concetto della legge fiscale, in quest’ultima denominazione, gli enti morali e le società per azioni, rispetto a cui la tassazione dei redditi di loro spettanza, si effettua in base al bilancio e rendiconto annuale; cosicchè la corrispondente valutazione, appoggiata, normalmente, a dati e documenti positivi, non dà luogo, come regola, a quelle forme di evasione che si intende porre in risalto con la presente pubblicazione e con la finalità ultima di reprimerla.

Restano, pertanto, esclusi dalla pubblicazione oltrechè tutti i redditi degli enti collettivi, anche quei redditi mobiliari, sia pure appartenenti a contribuenti privati, i quali derivino da altre fonti che non siano le industrie, i commerci e le professioni e quindı: i redditi derivanti dal semplice impiego di capitale (categoria A); i redditi derivanti da stipendi, pensioni, assegni ed altri compensi percepiti da impiegati privati. (Categoria C o categoria D).
Il Ministro A. De Stefani

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