L’istruzione pubblica

di Vittorio Angius – a cura di Guido Rombi

I tempiesi e terranovesi (olbiesi) sono stati i primi a conoscere quanto poteva loro giovare lo stabilimento di scuole pubbliche: infatti non molti anni dopo la istituzione dei chierici regolari delle scuole pie, a Tempio domandarono e ottennero una sede di quell’ordine, molto aiutati in ciò dal Viceré Nicolò Ludovisio.

Questi maestri lavorarono sopra una materia ottima civilizzandoli in un tempo nel quale non pochi altri popoli sardi erano in uno stato assai arretrato, formando non pochi uomini dei quali si ebbe poi a lodare l’opera. Insegnavano la grammatica, la retorica, la filosofia, e talvolta anche la scolastica, e prepararono molti agli onori che si meritarono per il loro ingegno e studio. […]

Il numero ordinario degli studenti che frequentano il ginnasio tempiese delle scuole pie sono 157, così distribuiti:

  • Nelle scuole di grammatica latina n. 80
  • Nella retorica 35
  • Nella filosofia 30
  • Nella teologia 12

Scuole primarie. Furono istituite sin dal 1821 e vengono ordinariamente frequentate da circa 250 fanciulli i quali, per più della metà, appartengono alla scuola primaria annessa al ginnasio tempiese. Compresi questi il totale degli studenti ammonta a 407 per un indice di rapporto con la popolazione di circa 1 a 38.

Scuole Pie o collegio dei padri Scolopi di Tempio
Collegio e scuola degli Scolopi di Tempio
Chiostro degli Scolopi
Lapide a Diego Capece, vescovo di Tempio, nel palazzo degli Scolopi
Lapide a Diego Capece, vescovo di Tempio, nel palazzo degli Scolopi, 1847
Stemma Pes di Villamarina, nel palazzo degli Scolopi
Retro collegio degli Scolopi, con lapide di fine lavori sopraelevazione, 1707
Retro collegio Scolopi, con lapide di fine lavori sopraelevazione, 1707
Tommaso Panu, Gli Scolopi a Tempio
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