The wine, the vineyard, the grapes in Sardinia

Il vino, le vigna, l’uva in Sardegna

by Robert Tennant

Sardinia and its resources

La Sardegna e le sue risorse

1885

 [p. 78]. The principal articles of export are salt, minerals, charcoal, cattle, wool, wines, oik, and skins; and of import, drapery, woollen and cotton goods. Groceries, leather etc. The tonnage of exports is nearly ten times as great as that of imports, and are rather more in value than the former.

⇒ I principali articoli di esportazione sono sale, minerali, carbone, bestiame, lana, vini, olio e pelli; e d’importazione, tendaggi, articoli di lana e cotone. Generi alimentari, pelletteria, ecc. Il tonnellaggio delle esportazioni è quasi dieci volte superiore a quello delle importazioni e ha un valore leggermente superiore rispetto alle prime.

[pp. 86-88]. Among the most important of these industries is the culture of the vine. The wines of Sardinia are excellent in quality and might be cultivated to an almost unlimited extent. Until late years very little attention has been paid, either to the species of vine planted, or to the extension of its cultivation; now however great activity is being displayed in this branch of agriculture, and each year is ad-ding largely to the acreage of ground under vine cultivation, and great care is taken in the selection of the kind and qualities of the plants.
It is said that there are in the Island between twenty and thirty different species of grapes, the most prized among which are, the Malaga (or Malvasia), very similar in taste to a strong white Hermitage; the Moscato or muscat, also a white wine of delicate and perfumed flavour; the Torbato, similar to the Mangarilla of Spain; and the Girò, like the Tinto of Alicante.
The consumption of wine in the Island itself is very large, but, there being no duty upon it, no official or authentic record of the quantity is obtainable. As however it is drunk freely by all classes at all meals, and as well by labourers in town, as in the country, the quantity must he enormous. The price varies from one shilling a gallon for the best, to 6d per gallon for the ordinary red wine, equal to about one penny per bottle. The quantity exported forty years ago was not quite 3500 pipes; it now exceeds ten times that quantity, and is each year increasing.
The Phyloxera, which has created such grievous devastation in the Burgundy and Bordeaux districts in recent times, made its appearance two years ago in the northern districts of Sardinia in a mysterious and unaccountable manner ; it has fortunately not spread into the south, where the most extensive vineyards are; and as the affected regions are separated from the rest of the Island by sandy plains and barren rocky tracts, it is hoped and believed that it will not extend further.
Many suggested remedies have been tried for the cure or prevention of this terrible pest, the most simple however appears so far to have been the most effective, viz, the keeping of large numbers of hens in the vineyards, where small wooden houses are specially erected for their accomodation, and these useful animals busy themselves incessantly all day long, in picking the insects from the vine stalks, and so keen are they in their search, that scarcely a single insect is left undiscovered or uneaten.
In summer, fresh grapes, both red and white, are a favorite article of food amongst certain classes, and, with bread and cheese or ham, constitute the Sarde dinner and break-fast, and, though a curious compound, form no contemptible meal.
In Winter, the staple articles of food for the lower classes are beans, potatoes, tomatoes (which have been cut and dried in the sun), Chesnuts; (also dried and peeled) and acorns, made into pulp and baked, in which state it will remain sweet for many months.
Dry raisins and figs are not made in any great quantities, and yet both might be made to almost any extent, and both are excellent. The best raisinis are made in the neighbourhood of Alghero, from a peculiar species of grape called Galoppo, which is looked upon as the choicest fruit, and is specially reserved for raisins; not however for sale, but as presents to friends and customers. The process of preserving them is rather elaborate. Before the grapes are fully ripe, the leaves are cut off, so as to produce rapid maturity; they are then exposed in the sun, for several days, in baskets of “fennel” which impart a peculiar flavour; they are then dipped in a mysterious liquor, the secret of the composition of which is known only to a priviledged class of peasants, who regard it as a sort of hereditary property. It is however a well-known secret, that ashes, laurel leaves, and aromatic plants from part of the mixture, which, when boiled, is of a dark red colour. The grapes are dipped in this liquor, when boiling hot, for a few seconds, and great care is taken that they do not touch the ashes, which are at the bottom of the cauldron; afterwards, they are replaced in the fennel baskets, and dried in the sun for about ten days.

⇒ Tra le più importanti di queste industrie c’è la cultura della vite. I vini della Sardegna sono di ottima qualità e possono essere coltivati in misura quasi illimitata. Fino ad anni recenti si è prestata pochissima attenzione, sia alle specie di vite piantate, sia all’estensione della sua coltivazione; ora tuttavia si sta mostrando una grande attività in questo ramo dell’agricoltura, e ogni anno aumenta in gran parte la superficie di terreno coltivato a vite, e viene posta grande attenzione nella selezione del tipo e delle qualità delle piante.
Si dice che nell’Isola siano presenti dalle venti alle trenta specie diverse di uva, tra le quali le più pregiate sono la Malaga (o Malvasia), molto simile nel gusto ad un forte Hermitage bianco; il Moscato o moscato, anch’esso vino bianco dal sapore delicato e profumato; il Torbato, simile alla Mangarilla di Spagna; e il Girò, come il Tinto di Alicante.
Il consumo di vino nell’isola stessa è molto elevato, ma, non essendoci alcun dazio su di esso, non è possibile ottenere alcuna documentazione ufficiale o autentica della quantità. Poiché però viene bevuto liberamente da tutte le classi a tutti i pasti, e sia dai lavoratori in città che in campagna, la quantità deve essere enorme. Il prezzo varia da uno scellino al gallone per il vino migliore, a 6 pence al gallone per il vino rosso ordinario, pari a circa un centesimo a bottiglia. La quantità esportata quaranta anni fa non ammontava a 3500 pipe; ora supera dieci volte quella quantità e aumenta ogni anno. [“Pipe” è un termine di misura utilizzato principalmente per il vino e altri liquidi. Una pipa di vino equivale a circa 115-130 galloni o 520-590 litri. Quindi, quando si parla di “3500 pipes”, ci si riferisce a un’enorme quantità di vino esportato.]
La filossera, che negli ultimi tempi ha creato così gravi devastazioni nelle zone della Borgogna e di Bordeaux, ha fatto la sua comparsa due anni fa nelle zone settentrionali della Sardegna in modo misterioso ed inspiegabile; fortunatamente non si è diffuso al sud, dove si trovano i vigneti più estesi; e siccome le regioni colpite sono separate dal resto dell’Isola da pianure sabbiose e da brulli tratti rocciosi, si spera e si crede che non si estenderà ulteriormente.
Sono stati sperimentati molti rimedi per la cura o la prevenzione di questo terribile parassita, ma il più semplice sembra essere stato finora il più efficace: l’allevamento di un gran numero di galline nei vigneti, dove vengono appositamente costruite delle casette di legno per la loro sistemazione; questi utili animali si occupano incessantemente per tutto il giorno di raccogliere gli insetti dai tralci di vite, e sono così acuti nella loro ricerca che quasi nessun insetto viene lasciato scoperto o non mangiato.
In estate, l’uva fresca, sia rossa che bianca, è uno degli alimenti preferiti da alcune classi sociali e, insieme al pane e al formaggio o al prosciutto, costituisce la cena e la colazione dei Sardi e, sebbene sia un composto curioso, non costituisce un pasto spregevole.
In inverno, gli alimenti di base per le classi inferiori sono fagioli, patate, pomodori (tagliati ed essiccati al sole), noci (anch’esse essiccate e sbucciate) e ghiande, ridotte in poltiglia e cotte al forno, in cui rimangono dolci per molti mesi.
L’uvetta secca e i fichi non vengono prodotti in grandi quantità, eppure entrambi possono essere prodotti quasi in qualsiasi misura, ed entrambi sono eccellenti. La migliore uva passa si fa nei dintorni di Alghero, da una particolare specie di uva chiamata Galoppo, che è considerata il frutto più pregiato, ed è riservata specialmente all’uvetta; non però in vendita, ma come regalo ad amici e clienti. Il processo di conservazione è piuttosto elaborato. Prima che gli acini siano completamente maturi, le foglie vengono tagliate, in modo da produrre una rapida maturazione; vengono poi esposti al sole, per diversi giorni, in ceste di finocchi che conferiscono un sapore particolare; vengono poi immersi in un liquore misterioso, il cui segreto della composizione è noto solo a una classe privilegiata di contadini, che lo considerano una sorta di proprietà ereditaria. È però un segreto ben noto che cenere, foglie di alloro e piante aromatiche facciano parte dell’impasto, che, una volta bollito, è di colore rosso scuro. In questo liquore, quando bolle, si immergono gli acini per pochi secondi, facendo molta attenzione che non tocchino la cenere, che sta sul fondo del calderone; successivamente vengono riposte nei canestri di finocchio, ed essiccate al sole per una decina di giorni.

[p. 101]. It is calculated that each cultivated cork tree will yield on an average, every 5 or 6 years, about 70 lb, of cork, and a ton of cork will produce from 45,000 to 50,000 corks of the usual wine-bottle size; in the rough it is worth about £. 30, per ton, and there is there-fore a very a large margin of profit to the manufacturer; but this, like many other profits, is lost to the Sardes, though they might, with little trouble and cost, carry on the manufacture themselves.

⇒ Si calcola che ogni albero di sughero coltivato produrrà in media, ogni 5 o 6 anni, circa 70 libbre di sughero, e una tonnellata di sughero produrrà da 45.000 a 50.000 tappi della dimensione abituale di una bottiglia di vino; allo stato grezzo vale circa £. 30, per tonnellata, e vi è quindi un ampio margine di profitto per il produttore; ma questo, come molti altri profitti, va perduto per i Sardi, anche se potrebbero, con pochi problemi e costi, portare avanti da soli la produzione.

[p. 125]. The trades, manufactures, and other industries, if we except those specially connected with agriculture forests and mining, which have been referred to already, are few and insignificant, and limited almost exclusiyely to the domestic requirements of the Island. Those most important in extent, and which give employment to the greatest number of operatives, and form the main articles of export are (excepting minerals charcoal and bark) the manufactures of salt, wine and oil.

⇒ I commerci, le manifatture e le altre industrie, se eccettuiamo quelle particolarmente legate all’agricoltura, alle foreste e all’estrazione mineraria, a cui abbiamo già accennato, sono poche e insignificanti, e limitate quasi esclusivamente alle esigenze interne dell’isola. Quelli più importanti per estensione, che danno lavoro al maggior numero di operai e costituiscono i principali articoli di esportazione sono (ad eccezione dei minerali, carbone e corteccia) i produttori di sale, vino e olio.

[p. 126-27. Carloforte]. The cultivation of the vine is rapidly extending, especially in the south of the Island, and is fully described in the chapter on the agriculture; it remains only to be mentioned that the wines are exported wholesale “in the rough”, to Marseilles, Cettes, and Bordeaux where they are mixed and manufactured for market — a most profitable industry, now altogether lost to the Island, but which might and ought to be prosecuted with great success.

⇒ La coltivazione della vite è in rapida espansione, soprattutto nel sud dell’Isola, ed è ampiamente descritta nel capitolo sull’agricoltura; resta solo da menzionare che i vini vengono esportati all’ingrosso “grezzi”, a Marsiglia, Cettes e Bordeaux dove vengono miscelati e prodotti per il mercato – un’industria molto redditizia, ora del tutto persa per l’isola, ma che potrebbe e dovrebbe essere perseguito con grande successo.

[p. 155]. Each vessel has a complement of from eight to twelve men; the chief fisherman is called “Popiere”, and his pay is from £. 30 to £. 40, for the seven months of the season; the other men receive about £, 4 each in addition to their food — which however is not costly — consisting of bread, olives, and water, with occasional wine.

⇒ Ogni nave ha un equipaggio da otto a dodici uomini; il capo pescatore si chiama “Popiere”, e la sua paga va da £. 30 a £. 40, per i sette mesi della stagione; gli altri uomini ricevono circa £, 4 ciascuno oltre al vitto, che però non è costoso – composto da pane, olive e acqua, con vino occasionale.

[p. 164]. There are several ” trades unions” amongst the operatives of the various industries, such as masons, smiths, bakers, tanners, wine-sellers, commercial travellers etc; all of them are constituted on the basis, as their name “Società di Mutuo Soccorso”.

⇒ Esistono diversi “sindacati” tra gli operatori delle varie industrie, quali muratori, fabbri, fornai, conciatori, vinificatori, viaggiatori di commercio ecc; tutti sono costituiti sulla base del reciproco aiuto, come dice la loro denominazione “Società di Mutuo Soccorso”.

[p. 188]. Another superstitions belief or custom, principally confined to the Barbagia district, is the “Timoria”, a violent panic or nervous trembling, with utter prostration of strength and spirits, no doubt arising from intemperie or malarious fever. It is not however attributed to natural causes, but is considered a distinct malady produced by some person or other, whom the patient points out, and this person is waited upon by the friends of the patient, and a cup full of his saliva is obtained, which is diluted with wine or broth, and the patient partakes of this disgusting compound with the full conviction of instant cure.

⇒ Un’altra credenza o usanza superstiziosa, limitata principalmente al distretto della Barbagia, è la “Timoria”, un violento panico o tremore nervoso, con totale prostrazione delle forze e degli spiriti, senza dubbio derivante da intemperie o febbre malarica. Tuttavia, non viene attribuita a cause naturali, ma è considerata una malattia distinta prodotta da una persona, che il paziente indica, e questa persona viene aspettata dagli amici del paziente, e così si ottiene una tazza piena della sua saliva, che viene diluita con vino o brodo, e il paziente mangia questo composto disgustoso con la piena convinzione di una guarigione istantanea.

⇒ [p. 191]. Anores di Laguna in his commentary on the passage in which Dioscorides enters fully into the remedies to be applied when this poisonous plant has been eaten, says: «Drunkenness is an excellent remedy, therefore it is necessary to give the patients a great quantity of wine, so that they may sleep for a long time».

Anores di Laguna nel suo commento al passo in cui Dioscoride entra pienamente nei rimedi da applicare quando si è mangiata questa pianta velenosa, dice: «L’ubriachezza è un ottimo rimedio, perciò è necessario dare agli ammalati una grande quantità di vino , affinché dormano a lungo».

[p. 206-207]. A fire was soon kindled, and one of the boars was roasted, which, with cold fowls and salad, bread and cheese, and wine and fruit, contributed by the various cacciatore, and produced from the inexhaustible saddle bags, formed no contemptible repant, after eight hours riding and shooting. […] The wine is cooled by placing the bottles and gourds in the stream, and as each “cacciatore” contributes from his own store, every variety of wine grown in the district is represented, and pressed upon your acceptance; so that the meal is really a feast, and the man who would not be satisfied with such fare must be hard to please, and should never venture into a Sardinian forest.

Il fuoco fu presto acceso e uno dei cinghiali fu arrostito, il che, con polli freddi e insalata, pane e formaggio, vino e frutta, apportati dai vari cacciatori e prodotti dalle inesauribili bisacce, costituì un ripudio non disprezzabile, dopo otto ore di cavalcate e sparatorie. […] Il vino viene raffreddato mettendo le bottiglie e le zucche nel ruscello e, dato che ogni cacciatore contribuisce con il proprio deposito, ogni varietà di vino coltivato nella regione è rappresentata e se ne chiede con forza la bevuta; così il pasto è davvero un banchetto e l’uomo che non si accontenta di una simile pietanza deve essere difficile da accontentare e non dovrebbe mai avventurarsi in una foresta sarda.

[p. 227]. The dishes are sometimes placed on the table, and sometimes handed round, and the same knife and fork do duty for several courses; salt and pepper in a small cruet are set opposite every guest, as well as a bottle of wine, either red or white.

⇒ I piatti a volte vengono posti sulla tavola, a volte fatti girare, e lo stesso coltello e forchetta servono per più portate; di fronte ad ogni ospite sono posti sale e pepe in una piccola ampolla, così come una bottiglia di vino, rosso o bianco.

[p. 228]. The Clubs, both at Cagliari and Sassari, formerly gave one, sometimes two, balls in the season, but they have been discontinued of late years, for reasons not stated. These clubs, of which there are two in the island, one in each capital, are very different institutions from ours. No meals are served there, and nothing is to be had in the way drink, stronger than light wines and soda water.

⇒ I Club, sia a Cagliari che a Sassari, in passato davano uno, a volte due, balli nella stagione, ma negli ultimi anni sono stati interrotti per motivi non precisati. Questi circoli, che sono due nell’isola, uno in ogni capoluogo, sono istituzioni molto diverse dalle nostre. Non vengono serviti pasti e non si beve nulla di più forte dei vini leggeri e della soda.

[p. 229]. old men and young periodically assemble in small groups at the various small wine-shops, and drink and smoke, and sing and play cards, in a grave solemn fashion.

⇒ vecchi e giovani si riuniscono periodicamente in piccoli gruppi nelle varie piccole osterie, e bevono, fumano, cantano e giocano a carte, con un’aria grave e solenne.

[p. 235]. Childbirth in Sardinia is not a very serious affair. […] till the child is born, when it is washed with wine, and rubbed gently with salt, before it is “swaddled”. The washing with wine is a custom mentioned by Plutarch in his life of Lycurgus, and the rubbing with salt is of still more ancient origin, and may be traced to the Jews. Exekiel alludes to it in the passage.

⇒ Il parto in Sardegna non è una cosa molto seria. […] fino alla nascita del bambino, quando viene lavato con vino, e strofinato delicatamente con sale, prima che venga “fasciato”. Il lavaggio con il vino è un’usanza menzionata da Plutarco nella sua vita di Licurgo, e lo sfregamento con sale è di origine ancora più antica e può essere fatta risalire agli ebrei, ad cui allude Exekiel nel brano.

[p. 248-49]. Tempio is now the centre of two most important industries, cork and wine; upwards of 1200 tons of the former are produced annually, worth on an average nearly £. 30 per ton; and over 10.000 hectolitres of wine are exported, (and there is also a large local consumption) which sells wholesale at an average price of 25 lire per hectolitre. In Tempio itself, and in the neigbouring villages, the retail price is 10 per litre, not quite 1a per bottle. […]
There is distant a few miles west from the town a small water-fall, about 30 feet high, called “Il Pignarone”, which on a still fine day can be heard at Tempio, and, when it “sounds loud”, is the harbinger of bad weather.
There is too, “not far off, a fountain, called “Fangio”, so cold that at certain seasons it breaks the glass into which it is poured; and wine in bottles, when immersed in it, loses its colour in a few hours. [see Tempio].

⇒ Attualmente Tempio è sede delle due industrie più importanti: quelle del sughero e del vino. Annualmente si producono oltre 1.200 tonnellate di sughero, per un valore medio di circa 30 lire a tonnellata, mentre si esportano più di 10.000 ettolitri di vino (pur essendovi un notevole consumo locale) che si vendono all’ingrosso al prezzo medio di 25 lire ad ettolitro. A Tempio e nei paesi vicini il prezzo al dettaglio è di 10 lire per litro, non esattamente a bottiglia, l’equivalente, più o meno, di 24 scellini la bottiglia. […]

A poche miglia di distanza, ad ovest della città, si trova una cascatella, alta una trentina di piedi, chiamata “il Pisciarone”, il cui mormorio – in giornate serene – giunge fino a Tempio; quando rimbomba, annunzia brutto tempo.

[p. 250]. The neighbourhond of Bosa is fertile and productive in wine and oil. The Malmsey (Malvasia di Bosa) being one of the most celebrated and highest priced wines in the Island, and when the branch Railway, connecting Bosa with the main line at Macomer, is completed (and n is to be one of the first “lines of the secondary period”) the commerce of the town and district cannot fail to be largely increased.

Il territorio limitrofo di Bosa è fertile e produttivo di vino e olio. La Malvasia (Malvasia di Bosa) è uno dei vini più celebrati e più costosi dell’isola, e quando il ramo ferroviario, che collega Bosa con la linea principale a Macomer, sarà completato (e n sarà una delle prime ” linee del periodo secondario”) il commercio della città e del circondario non potrà non essere largamente incrementato.

[p. 253]. Last though not least of the recommendations of Senorbì is the picturesqueness of the surrounding country which offers many pleas-ant excursions; and the excellence of its wine, and the jovial and ungrudging hospitality of its inhabitants, add to its attractiveness.

Ultimo ma non ultimo dei consigli di Senorbì è la pittoresca campagna circostante che offre numerose piacevoli escursioni; e l’eccellenza del suo vino e l’ospitalità gioviale e generosa dei suoi abitanti ne aumentano l’attrattiva.

[p. 257]. Porto-Torres is the principal sea-port in the north, and is distant about 13 miles from Sassari, with which it is connected by railway, and here steamers for the Italian Mainland and Corsica arrive and depart. The harbour, though small, is convenient and well-protected, and a considerable export trade in charcoal, oil, wine, and cork is carried on there.

Porto-Torres è il principale porto marittimo del Nord, e dista circa 13 miglia da Sassari, con la quale è collegato tramite ferrovia, e qui arrivano e partono i piroscafi per l’Italia continentale e la Corsica. Il porto, sebbene piccolo, è comodo e ben protetto, e vi si svolge un considerevole commercio di esportazione di carbone, olio, vino e sughero.

[p. 267]. In most of the towns and large villages there was, however, an “Osteria” — half house, half stable, — frequented by the “viandanti”, who are the commercial travellers of the Island. The accomodation was of the poorest and roughest sort, but the charges were proportionately low. This absence of public accomodation necessarily led to private hospitality being extended to all travellers above the rank of “viandanti” and a stranger without even an introduction would in the present day be a welcome guest at the house of the priest or syndic at any village, where there was no hotel accomodation; now, however, not only in the cities, but in all the principal villages, confortable quarters at moderate charges may be had. A licence is necessary for the sale of wine and liquors as in England, the granting of which is with the syndic, in whose power it solely rests, and he is restricted in his discretion only by the number of the population, the proportion must not be larger than one public house to every 300 inhabitants.

Nella maggior parte delle città e dei grandi villaggi c’era comunque un’osteria, metà casa e metà stalla, frequentata dai viandanti, che sono i viaggiatori commerciali dell’isola. La sistemazione era delle più povere e rozze, ma le tariffe erano proporzionalmente basse. L’assenza di alloggi pubblici ha portato necessariamente a estendere l’ospitalità privata a tutti i viaggiatori al di sopra del rango di viandanti, e un forestiero senza nemmeno una presentazione sarebbe stato ospite gradito a casa del prete o del sindaco in qualsiasi villaggio, dove non c’erano alloggi alberghieri; ora, tuttavia, non solo nelle città, ma in tutti i villaggi principali, si possono avere alloggi confortevoli a prezzi moderati. Per la vendita di vino e liquori è necessaria una licenza, come in Inghilterra, la cui concessione spetta al sindaco, il cui potere è esclusivo, ed è limitato nella sua discrezione solo dal numero di abitanti, la cui proporzione non deve essere superiore a un locale pubblico ogni 300 abitanti.

[p. 265]. The persons in charge of the cantiniere are allowed to sell bread and other necessaries, and the prices are most reasonable, but no spirits or wines are permitted to be sold; travellers, however, can bring with them such eatables and drinkables as they desire.

I responsabili della cantoniera sono autorizzati a vendere pane e altri generi di prima necessità e i prezzi sono molto ragionevoli, ma non è consentita la vendita di alcolici o vini; i viaggiatori, tuttavia, possono portare con sé gli alimenti e le bevande che desiderano.

[p. 268]. At one of the best hotels in Cagliari […] 2 lire being the price for a colazione or pranzo, 3d for a bottle of wine, and 4d only for a “brandy and soda”.

In uno dei migliori alberghi di Cagliari […] 2 lire è il prezzo per una colazione o un pranzo, 3 denari per una bottiglia di vino, e 4 denari [penny] solo per un “brandy e soda”.

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